samedi 3 mars 2012

OMAGGIO A REMO TURCHI


OMAGGIO A REMO TURCHI AMICO DI TUTTI COLORO CHE COME LUI
FURONO LONTANI DA FANANO IN TERRA STRANIERA PER POTER VIVERE…..

Quello che ricordo di Remo, é il suo aspetto gioviale, sempre sorridente, sempre pronto
Ad aiutare il suo prossimo. Ero bambina, quando dopo cinque anni d’esilio in Belgio, dove
La mia famiglia era emigrata, ritornammo finalmente, per tre settimane, nel paese che a
Malincuore, avevamo lasciato.Il mio babbo, come tutti gli uomini giovani che avevano tanti
capelli,andava a farseli mettere a posto nella barberia di Remo. Mi ci sono trovata, in un caldo pomeriggio d’estate, a sedere aspettando che barba e capelli  di Bisogno , si mettessero
a posto sotto le mani esperte diRemo.Mi sembrava un ragazzino che giocava, con le forbici,
le teneva in mano come una spada mentre ti parlava, poi, zacchete l’oratore faceva spazio al
bravo barbiere che era, la folta chioma di mio padre si addomesticava ,diventava una bella
pettinatura, mio padre rideva, ed alla sua risata faceva eco quella di Remo, aveva il contatto
facile, come sanno averlo solo le persone genuine vere altruiste, questa é una delle tante qualità di Remo, ma, essendo bambina come tante altre cose le scoprii più tardi.
Anche lui come la nostra famiglia emigró…Lui in Svizzera , al suo ritorno a Fanano, non
Si dimenticó che espatriare é come togliersi un pezzo di polmone, si respira meglio nella propria patria, anche se ingrata con certi suoi figli, e cosi si dette da fare , assieme a Fananesi
Che avevano il suo stesso ideale, il rispetto per la propria terra….Nacque cosí negli anni 70, il gruppo, Amici della Montagna…E già(come direbbe Vasco) coloro che non rispettavano l’ambiente i falsi montanari, che venivano solo per buttare detriti nei nostri bei fiumi, già esistevano, allora Remo ed i suoi amici, la domenica invece di riposarsi, andavano a ridare
Vita ai fiumi e ruscelli che fanno da cornice stupenda , ai nostri paesaggi ,che persone incoscienti senza civiltà e dignità avevano violentato.Grazie a te Remo ed a tutti i tuoi amici.
Un’altra bellissima idea di Remo ecologista VERO dalla nascita, fu quella di ripulire e segnare, tutti i sentieri delle nostre belle montagne, per far si che, i turisti quelli che amano
Veramente la montagna come l’ha amata Remo, potessero apprezzare ancora meglio, la bellezza del panorama…Il CAI non aveva ancora iniziato, quello che adesso, negli Appennini
É diventato un loro impegno, a quel tempo ci pensó lui, uno dei tanti emigranti, a spianare il
Terreno con il suo gruppo Amici della Montagna. Anche per questo Remo grazie…
Potrei enumerare ancora tantissime ….si tantissime altre cose , ideate e messe in pratica da Remo per il suo paese Fanano , tra l’altro il ripristino del bellissimo orologio del seicento
Che si trova in piazza Corsini, purtroppo, con il passare del tempo,si stava degradando, ed allora Remo aiutato da suo cognato Ezio, e da Renato Muzzarelli  gli ridette carica aggiustandolo , rifacendo il quadrante .Grazie a voi tre, Renato ed Ezio per fortuna, sono ancora di questo paese e auguro loro , tante belle cose…
Tra tutte le cose che Remo Turchi ha fatto con piacere per il suo paese, quella che per me
Fananese esiliata, mi é rimasta dentro il cuore, fu il ritorno della festa triennale degli Emigranti che, era stata messa nel ripostiglio, ed avevano anche buttato la  chiave (si fa per dire) …Per fortuna , Remo ritrovó la chiave che apre tante porte, e che si chiama VOLONTA
Di fare…Gli costó tanta fatica, ma alla fine , riuscí a mettere assieme, un nuovo  Comitato nel
Quale tutti si diedero da fare, perché la Festa riuscisse bene. In quel periodo, il sindaco di Fanano, era Giancarlo Muzzarelli, figlio di Renato , che acconsentí  a fare un monumento a
Felice Pedroni,. simbolo dell’emigrazione Fananese proprio davanti, al Santuario della Madonna del Ponte, la stessa che noi emigranti, abbiamo sempre pregato affinché ci protegga,
Ed in questo piccolo, ma bel Santuario davanti a lei la Madonna degli Emigranti, cé la lampada di minatore del mio babbo, donata per grazia ricevuta…Fatto sta, che….
L’inaugurazione, fu un grande successo, al quale parteciparono anche i paesi limitrofi, venne
Anche la stampa, che riprese il monumento »didascalico » realizzato in pietra, per simboleggiare, il nostro sasso(terra di origine) le traversine del treno per l’emigrazione, ed una piccola ancora, (simbolo del viaggio in mare) che Remo andó a prendere dalla Capitaneria del porto di Rimini. Sulla traversina appose poi, una piccola teca col disegno
Del mondo (ho sempre detto e con ragione che noi Italiani siamo come il prezzemolo ci trovano dappertutto…dove cé da lavorare) e cinque piccole urne, con le terre dei cinque continenti. Il bravo pittore, scultore, Italo Bortolotti, ( che adesso dipinge con Michelangelo)
Scolpí, il cercatore d’oro chino sul torrente con la padella in mano, nell’atto di cercare il prezioso metallo, sul retro, un verso tratto dalla Divina Commedia di Dante a sottolineare, la fatica, e le difficoltà, dell’emigrante. Questa bellissima e commovente festa ritornó a rinascere  nel 1990 grazie a Remo Turchi, ed a tutti coloro che da vicino, o da lontano, contribuirono alla sua  riuscita. Per tutti coloro che in terra straniera hanno mangiato il duro pane dell’esilio, sapere, che al paese natio ogni tre anni, si festeggia il ritorno dei figli partiti, é una grande consolazione che sprona, vecchi, e giovani, ad essere presenti, e…mi auguro che siano sempre più numerosi coloro che verranno, e che vorranno rinnovare l’impegno di proseguire questa « missione » che non mi pare poi cosí impossibile come ha potuto dimostrarcelo Remo Turchi, al quale vanno i ringraziamenti di tutti coloro, che come la mia famiglia, hanno dovuto lasciare il paese, e, che quando potevano, ritornavano, con la gioia di sapere, che il paese, non li aveva dimenticati .Cito il grande LUCIO DALLA che é dovuto andare a fare un concerto con Pavarotti e Caruso, il quale diceva che dire GRAZIE semplicemente a chi si ama, é doveroso e naturale, Lucio diceva sempre ...Grazie …era un grande ed anche Remo lo era…. 

2 commentaires:

  1. Ciao Massimo, finalmente ce l'ho fatta, Massimo Turchi, figlio di Remo Turchi, é un bravissimo scrittore mio amico, prima che io facessi questo blog, lui mi diede delle ospitate con i miei Ricordi,nel suo spazio dedicato a Felice Pedroni,il suo sito é semplice Mssimo Turchi,linea gotica, alla fine dell'arcobaleno eccetera, eccetera,anche rai due l'ha intervistato, tuo padre é fiero di te ciao Massimo Maria Concetta

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  2. Rivedo ancora il treno allontanarsi, e tu, che asciughi quella
    lacrima....TORNERO....Santo California

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